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MARCH 29, 2017

Digital Engagement, Una Tavola Rotonda: Intervistiamo Renzo Vanetti

By Objectway

Reading time: 2 min

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Tra i momenti dove Objectway sarà protagonista durante il Salone del Risparmio 2017 dobbiamo assolutamente ricordare la tavola rotonda Digital Engagement and Collaboration: the hype, the reality and the future.

Per prepararci come si deve, abbiamo intervistato il moderatore dell’evento, Renzo Vanetti (Chairman of the Board presso SmallPay), sugli argomenti che verranno alla ribalta durante la discussione.

La redazione: Digital Engagement and Collaboration: the hype, the reality and the future. È il titolo della tavola rotonda di cui sarà moderatore al Salone del Risparmio 2017. Dal suo punto di vista, come sono distribuiti hype, reality e future nel mercato come è oggi.

Renzo Vanetti: Il digitale rivestirà un ruolo sempre più determinante nel mercato dei prossimi anni e i cambiamenti che sta portando, e porterà, sono estremamente reali.

Cambierà il modo di relazionare tra la persone; cambierà il modo di ottenere le informazioni, di svolgere qualsiasi ruolo nell’ambito della società.

Ovviamente si avrà un maggiore impatto sull’area delle banche, soprattutto riguardo la modalità con la quale i clienti riceveranno le informazioni e potranno decidere in modo autonomo come comportarsi.

Il futuro sarà fatto di robot che ci illustreranno come andranno i mercati, quale sarà l’andamento del nostro portafoglio; robot che, sulla base di informazioni e sistemi cognitivi, riusciranno a comprendere quali sono le nostre scelte e a proporci le azioni migliori sulla base dell’indice di rischio che noi abbiamo scelto.

Questo non vuol dire che verrà a mancare la necessità di un contatto diretto; vuol dire che esso sarà complementare a una serie di informazioni che – possiamo dire – ci perseguiteranno durante tutto il corso della giornata.

Che curiosità vorrebbe soddisfare per prima attraverso i partecipanti alla tavola rotonda?

Cercheremo di toccare tutti questi elementi di innovazione tecnologica a supporto dell’operatività dei mercati e cercheremo di capire come questa stessa innovazione potrà cambiare i rapporti tra le varie entità coinvolte.

Penso che l’obiettivo più bello da soddisfare nel corso della tavola rotonda sarà far comprendere agli uditori che queste innovazioni saranno un bene per tutti. Non bisogna avere paura della tecnologia, purché si riesca a utilizzarla ovviamente in modo etico e questo sarà uno dei problemi che si presenteranno negli anni futuri. Tutte queste tecnologie costituiranno un ausilio eccezionale per la nostra vita e il nostro business.

Che requisito vede oggi più indispensabile per un operatore del mercato che intenda perseguire l’obiettivo del digital engagement?

Oggi gli operatori di mercato che vogliano perseguire l’obiettivo del digital engagement, devono risolvere un problema: la cultura. Inteso come cultura dell’innovazione, come capacità di fare comprendere a tutto il personale quanto questa innovazione possa migliorare le modalità di lavoro e lo stile di vita.

I nuovi equilibri che si raggiungeranno nel mercato con il diffondersi di roboadvisory e hybrid advisory risulteranno simili a quelli vecchi oppure più vicini a una disruption, con l’affermarsi di nuovi soggetti a spese delle posizioni più consolidate?

Saremo vicini a un momento di disruption; chi si accorgerà prima di tutto questo riuscirà a conquistare una posizione migliore sul mercato.

C’è un messaggio che vuole trasmettere ai prossimi visitatori del Salone?

La nostra intenzione è che alla fine della tavola rotonda tutti comprendano quanto positive siano le future soluzioni di roboadvisory o hybrid advisory, come dicevo prima positive per tutti, senza che ci sia la paura di utilizzarle o implementarle.

Il nostro cervello si abitua alle novità più in fretta di quanto immaginiamo. Le novità vengono acquisite in tempi brevissimi e diventano poi elementi che sono parte del nostro modo di operare e di lavorare. Sistemi cognitivi, sentiment analysis e altri sistemi di intelligenza artificiale ci consentiranno di investire meglio, di vivere più sereni e magari di guadagnare un po’ di più.

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